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lunedì 10 gennaio 2011

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LE 10 TECNICHE BASE PER LA DIFESA FEMMINILE DA AGGRESSIONE SESSUALE
Un problema ben capito è un mezzo problema risolto.



Un aggressore sessuale è come un PREDATORE e usa questa strategia:
1. Identificare
Il malvivente individua una vittima e l’attacca quando è sicuro di non essere fermato.
2. Sottomettere
Una volta abbastanza vicino, l'attacca fisicamente per sottomettere la sua vittima per impedire la sua fuga.
3. Estenuarla
Al fine di ottenere il pieno controllo, l'attaccante portala sua vittima a terra. Da lì, cerca di esaurire tutte le forze della preda perché non scappi. Solo una volta che la vittima è resa impotente può effettuare la violenza sessuale.

La SOLUZIONE.
Se una donna vuole prevenire efficacemente una violenza sessuale, lo deve fare durante le fasi 1-3. Il problema è che ogni fase richiede una strategia difensiva assolutamente unica, attraverso la combinazione di una maggiore consapevolezza, tecniche efficaci una donna può avere una reale possibilità di annullare una violenza sessuale.

La DIFFERENZA.
Oggi ci sono decine di corsi di auto-difesa per donne, generalmente basati su violente tecniche fisiche come dita negli occhi, graffi, morsi e colpi all'inguine. Approcci sbagliati perchè anche se queste tecniche sono perfettamente applicabili durante la Fase 2, ma involontariamente possono aiutare il predatore raggiungere i suoi obiettivi in Fase 3. Queste tecniche impegnative fisicamente portano ad esaurire rapidamente le
proprie energie, che è esattamente ciò che il predatore cerca di compiere durante la Fase 3.

Il PROGRAMMA.
A differenza dei normali corsi del JJC che durano per tutto l'anno, questo si svilupperà in dole due lezioni, per dare alle donne quelle nozioni base in grado di ottenere maggiore sicurezza e competenza in caso di aggressione.
Le tecniche presentate appartengono tutte al bagaglio tecnico del JiuJitsu Gracie (BJJ), quindi questo corso può essere anche una valida presentazione di questa Arte Marziale.